lunedì 3 giugno 2013

C. Punto.




Ebbene sì, ho cambiato il nome della rubrica... ma era necessario... E mi sono venute varie idee: C-apolinea... ecco-C... C-siamo.... ma alla fine ho scelto questo: C. Punto. Perché questo è: abbiamo conquistato la serie C. E l'abbiamo fatto nel modo più bello, davanti al nostro pubblico (serio, serissimo candidato al titolo di MVP dei playoff: Scottie, fattene una ragione...), nel nostro fortino. 


Sono passati quasi due giorni, e ancora faccio fatica a scrivere: faccio fatica perché mi saltano fuori nuove immagini, riaffiorano emozioni che sul momento non mi sono neanche reso conto di provare. Sembra quasi il lento risveglio da uno splendido sogno: ma più mi sveglio e più mi rendo conto che non è un sogno. È realtà. È la nostra realtà. Una realtà che abbiamo costruito ogni giorno, passo dopo passo, da quel 23 di agosto quando ci siamo trovati per la prima volta, per iniziare gli allenamenti. Una realtà che ha trovato la sua consacrazione (sportiva e non solo) sabato 1 giugno 2013: una data che resterà nella memoria di molti, dei giocatori, di Thomas, di Pay Mario e Franco. Di tutti quelli che ci seguono, chi da quest'anno chi da una vita, chi è ritornato a essere PM dopo tanto (once PM forever PM). Perché forse non ve siete (ancora) resi conto, ma sabato avete completato un'opera che è storica, per la PM: avete replicato un'impresa conquistata dai "grandi vecchi" della famiglia PM, tutti quei personaggi che in maniera più o meno palese hanno tifato per voi, vi hanno sostenuto ognuno a modo suo. 
Ho visto cose fantastiche, sabato: Scottie andare a tirare due liberi con gli occhi completamente annegati (maledetto, mi hai fatto piangere...), Thomas continuare a dare indicazioni a 40 secondi dalla fine come fosse in trance, Capo re incontrastato della notte di festeggiamenti, Cheru sparire negli spogliatoi e ritornare con due occhi così, un giocatore di DNB saltare in campo prima che suonasse la sirena e abbracciare tutti, due banane saltare per un'ora e mezza   come indemoniati, Cap (o Barba, dice lui che è uguale) sciogliersi e ridere e ballare, Quinta seduto in mezzo al campo con gli occhi di chi non ci crede (credici, invece: è tutto vero),  la prima corsa dopo l'operazione di EnneQuargnalet prendere per il culo il capitano dicendogli "dovevo arrivar io per andar su". Ho visto tante di quelle cose che non riesco a ricordarmele... 
Ho visto un gruppo di amici sublimare il concetto di squadra: cavolo ragazzi, se c'è una cosa che continua a colpirmi di voi è proprio questo... come siete riusciti a esser squadra nelle vittorie (tante) e soprattutto nelle (poche) sconfitte, come avete affrontato le difficoltà che si sono presentate. Tutti uniti, tutti uguali, nessuna distinzione tra chi ha giocato tanto e chi ha dato tutto in allenamento per aiutare i compagni a poter dare tutto in partita. Mi passa nel continuo davanti agli occhi il film della stagione, e più lo guardo più mi rendo conto che OGNUNO di voi è stato determinante almeno una volta: un esempio su tutti (ma gli altri sono tutti ugualmente importanti: ma a citarli tutti, altro che post, viene fuori un pamphlet -o un pamflè come disi Enne), penso ai due sfondamenti subiti da Capo a Udine contro la CBU... È per questo che adesso mi sembra non soltanto difficile dire chi è stato il migliore dell'annata, è impossibile: per questo, ve lo dico col cuore, siete tutti i migliori. Sul campo e fuori. Però, visto che per gli annali un titolo di MVP va assegnato obbligatoriamente, lo assegno: Thomas. Il motivo? A lui l'ho già detto (e credo che questa non se la sarebbe immaginata... ma lo so, non mi ascolti mai... ), voi lo sapete meglio di me: lo avete visto gioire con voi, urlarvi, incitarvi, incazzarsi. Ma l'avete sempre avuto dalla vostra parte, sempre presente per tutti: e questo va oltre ogni qualsiasi pippa tecnica o cestistico-filosofica.

Adesso che (quasi) tutto è finito, vi posso svelare un segreto, e per farlo rubo il format-telefonata di Scottie.
Inizio gennaio, settimana che precede la partita di Fogliano, telefonata (reale) tra me e il coach:
Greg: "Thomas, go fatto un due conti... 16 vittorie e semo in C"
Thomas: "...azz... 16 vittorie... xe tante... ma perchè te disi 16?"
G: "Facile: 10 de regular season e semo primi sicuro, 6 nei playoff e xe C"
T: "...."

Fogliano: -15. Colors: -14. Basket4TS: - 13. San Vito: -12. Perteole: -11. Don Bosco: -10. (Cavolo, che ne manca ancora una cifra...). Santos: - 9. CBU: -8. Grado: -7. Kontovel: - 6. (manca solo 6, in fondo...). Cordenons: -5 e -4. Sbrindella: - 3 e -2. (con delle pause in mezzo, ma vabbè, il contatore gira). Casarsa gara1: -1. Casarsa gara2: -1 (bastardi). Casarsa gara3: 0. ZERO. È promozione. È C. Punto.

BePM!

PS: non mi cito mai... e non vorrei farlo neanche stavolta... ma quello che mi avete fatto provare quest'anno non lo dimenticherò mai (quindi aggiungetemi alla lista che sta un po' di righe sopra). Io non so trovare le parole per descrivere quello che ho provato sabato: la persona che era al telefono con me poco dopo la fine, sono sicuro, ha capito (tra un singhiozzo e l'altro...) cosa stavo provando. Quella persona che mi è accanto sempre, che mi ascolta quando butto fuori nervosismi, paure, felicità, emozioni. Quella persona che si è pensata, in una domenica d'autunno, l'indovinatissimo BePM. Questa vittoria è anche tua, e te la dedico.

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